sabato 5 settembre 2015

Soma wolverine

Questa bici è pronta ormai da 6 mesi. Lunga attesa per collezionare tutti i componenti. Telaio e forcella dagli States (anche se made in Taiwan), mozzo a cambio interno dalla Germania (ma made in Japan), comandi cambio/freni direttamente da Taiwan dall'unico produttore di comandi tipo corsa per Shimano Alfine, innumerevoli prove per trovare la guarnitura e la corona con la linea di catena --hooops "di cinghia"corretta e poi, poi grande interesse.. è bellissima...  ,  ma forse è troppo avanti oppure non lo è abbastanza, fatto sta che non ho resistito  e ci ho fatto un giro.



Che dire, effettivamente è un'altra bici, è diversa dalle bici da corsa o mtb che siamo abituati ad usare.
La taglia della bici è una 50 (scheda Soma) la più piccola in catalogo, con un orizzontale di 54,5 cm adatta a persone di 1.70/1.75 di altezza. L'attacco da 100, il manubrio da corsa e il reggisella senza arretramento rendono l'asseto un pò compatto. Il movimento centrale alto da terra come una ciclocross sposta il baricentro in su rispetto a una bici da strada. Mi riprometto di provare un reggisella con arretramento.

                                     

un'altra sensazione immediata a cui non sono abituato è quella di una pedalata morbidona, soffice, silenziosa ma abbinata ad una stabilità rocciosa, solida e rigorosa.
Provo a decifrare queste sensazioni. Pedalata morbida e silenziosa, direi che la cinghia di trasmissione toglie il senso di meccanico, forse solo dalla testa, che la catena, assieme ai pignoni, trasmette ad ogni pedalata ma forse è proprio il materiale con cui è costruita la cinghia a rendere la pedalata meno meccanica. La silenziosità è amplificata dal mozzo Alfine, tutti i meccanismi sono lì chiusi dentro al mozzo e quindi non si sentono. Very smooth! CONTINUA.......

 










domenica 21 giugno 2015

LOW COST TANDEM FRAME REPAIR JOB

Riparazione telaio tandem

Dopo 30 anni di onorato servizio ha ceduto, ha detto "stop io mi fermo....non ce la faccio più!"
Il telaio di questo tandem aveva i supporti del tubo piantone del 2° ciclista con le brasature staccate.
Che fare?
Ecco il solito rappezzo che senza spendere un occhio della testa rimette in strada il nostro ormai mitico tandem.









sabato 6 giugno 2015

Bianchi 1952 BOARDTRACKER

Ancora una Bianchi coi freni a bacchetta degli anni '50, questa volta rivisitata in stile BOARD TRACK.






Via tutta la freneria a bacchetta....sui board track i freni non servono!?
Gomme bianche e cerchi neri....Sooo vintage!
Colore: verde chiaro, diciamo così un verdino steso a pennello, filetti rosso e nero a mano e un po' tremolanti.
Sella Brooks champion standard B15
Manubrio francese con manopole in pelle.
Fanalone anteriore a doppia luce.
Fanalino posteriore di posizione, vicino al mozzo.
Dinamo FAOS by Radius nuova di pacca.
Carter catena in tondino di ferro saldato al telaio.
Campanello a raganella "Campanelclax"
.....sui board track no, ma in città i freni servono e così un bel contropedale Velosteel ci sta a pennello.




















lunedì 25 maggio 2015

Speedster Hipster

Bicicletta tipo Sport anni '70 da buttare.

Consegna: deve avere il freno a contropedale!







Rinforzo telaio per freno "contropedale": disco freno Braking da 160 mm tagliato e saldato.





Ganna Impero 1947 freni a bacchetta interni

Freni a bacchetta interni - ricostruzione

E' capitata in negozio una bicicletta molto vecchia mezzo restaurata e mezzo smontata.
La consegna: rimontare e far funzionare la freneria, rifare le ruote, far funzionare i fanali e sostituire la sella. Si tratta di una bicicletta da uomo, marca Ganna presumilbilmente degli anni '40 con freni a bacchetta a tiranteria interna al telaio.
Che ci vuole? con un po' di calma si fà tutto, sto largo e mi prendo un mese per la riconsegna.
Comincio col cercare informazioni presso due conoscenti "esperti di bici d'epoca e restauri": Mai sentita e mai vista una........ Cominciamo bene!
C'è internet...qualche informazione lì c'è di sicuro. Macchè solo pochissime foto di bici complete in ottimo stato oppure completamente arrugginite, Per quanto riguarda cataloghi, disegni e descrizioni tecniche il vuoto!
Inizio comunque a smontare i meccanismi della freneria interni al tubo della forcella e si svela l'arcano del perchè il restauro non era stato completato. Il mandrino asimmetrico che collega le leve freno del manubrio ai rispettivi tiranti di azionamento dei freni era attorcigliato e spezzato...fuori uso.
Il mese per la consegna si è dilatato fino a superare l'anno, in pratica ho passato una stagione a visitare mostre/scambio alla ricerca di ricambi adatti.


Componenti originali della freneria interna al tubo sterzo della forcella
Un anno di ricerche senza risultati. La bicicletta sembra fosse un modello piuttosto raro e di lusso.
Arrivato a un punto morto del mio lavoro di ricerca decido che tanto vale ricostruire il pezzo rotto exnovo

Per il nuovo mandrino ho usato un tubo di acciaio inox al posto del ferro nichelato originale








Mandrino nuovo finito!

Mandrino nuovo finito!

 Ed ora la prova assemblaggio.





















Preparazione ruote
corpo mozzo lucidato

Cono marcato FB 47, presumibilmente l'anno di costruzione

Pulizia con fresino dei fori delle flange mozzo


Assemblaggio ruote dopo la lucidatura a specchio dei cerchi originali in alluminio




Il lavoro è arrivato alla fine con soddisfazione per aver reso funzionante una bicicletta rara che per un'altro po' di anni potrà godersi l'aria aperta anzichè arrugginire in una cantina.