La bicicletta TOTALE
Negli anni '80 compravo tutte le settimane "MotoSprint" e ricordo come un argomento ricorrente in quasi tutte le uscite fosse "La Moto Totale"
La Moto Totale doveva:
- costare il giusto
- essere robusta
- molto veloce e potente
- parca nei consumi e con una autonomia da Parigi-Dakar
- grande capacità di carico bagagli anche col passeggero
- buona per farci fuoristrada, non il mondiale di cross ma un rally d'Egitto doveva essere alla portata di tutti
- non sfigurare in un giro di pista a Misano.
Ecco la bicicletta che si è fermata in negozio la settimana scorsa la definirei proprio così: La Bicicletta Totale.
Una breve descrizione:
Falkenjagd mtb 29" front in titanio (telaio, reggisella, manubrio+attacco e portapacchi), ruote Dt Swiss con mozzi Tune, forcella Dt Swiss, sella manopole Ergon, copertoni Schwalbe, cambio meccanico a 18 vel. nel movimento centrale Pinion, kit pulegge e cinghia dentata Continental. Gli unici componenti non di lingua tedesca sono i freni e i pedali di Shimano.
Un breve giro di prova mi ha confermato la definizione di bici totale.
Un' unico appunto (un quasidifetto dovrà pur averlo...???) a cui ci si abitua facilmente, a volte, non sempre, quando si inizia a pedalare la presa alla ruota della spinta sui pedali ha un ritardo un po' più lungo delle biciclette con trasmissione classica a causa della doppia ruota libera, sia sul mozzo post. che sulla guarnitura).